In onore della santa ed indivisibile Trinità, riteniamo e definiamo che il beato Annibale Maria Di Francia è Santo

_La semina del mattino_

*318. «In onore della santa ed indivisibile Trinità, riteniamo e definiamo che il beato Annibale Maria Di Francia è Santo e lo inseriamo nell’elenco dei Santi riconosciuti da dover essere onorati con religiosa devozione, tra i Santi, nella Chiesa universale»* (_S. Giovanni Paolo II, 16 maggio 2004_).

Fu un giorno straordinario la domenica 16 maggio 2004. Sin dalle prime ore del giorno fedeli e devoti provenienti da tutte le parti del mondo gremivano Piazza S. Pietro a Roma. Giovanni Paolo II curvo sotto il peso della malattia e dell’età, teneva la sua ultima canonizzazione: sei beati, tra cui *Annibale Maria Di Francia,* Fondatore delle Figlie del Divino Zelo, dei Rogazionisti del Cuore di Gesù e degli Orfanotrofi antoniani. Le due moderne Congregazioni religiose devono il loro nome e la loro missione al comando evangelico del Rogate, la pericope degli evangelisti Matteo (9, 35-38) e Luca (10, 2): _«La messe è molta ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il Signore della messe perché mandi gli operai nella sua messe»._ La Chiesa riconosceva, dichiarava in maniera definitiva ed additava al mondo intero la santità del sacerdote *«Padre degli orfani e dei poveri», «Apostolo della preghiera per le vocazioni»* che già dopo la sua morte, il suo amico e compagno di canonizzazione S. Luigi Orione aveva definito *«il San Vincenzo de’ Paoli del sud».* Era così confermato quanto già il 1° giugno 1927 nella città e nelle contrade di Messina tanti avevano affermato: *«E’ morto un santo», «Si è chiusa la bocca che non disse mai no!»,* il canonico del “pezzo di terra maledetta” del Quartiere Avignone. Egli aveva speso quasi cinquant’anni della sua vita e del suo sacerdozio a servizio degli orfani e dei poveri, promuovendo e diffondendo con tutti i mezzi nella Chiesa e nel mondo il divino comando di Gesù per chiedere gli «operai del vangelo», ossia la preghiera per le vocazioni. *«Il mio cuore esulta nel Signore la mia fronte si innalza grazie al mio Dio!»* (1Sam 2,1). _P. Angelo Sardone_