Sintesi liturgica
4ª Domenica del Tempo Ordinario.
La chiamata e la missione del profeta Geremia è prima della sua stessa nascita. Conoscenza e consacrazione da parte di Dio si coniugano con obbedienza e fermezza nel parlare da parte del profeta. La meraviglia per le sue parole di grazia, l’incomprensione dei suoi stessi paesani a Nazaret sono determinati da una sorta di apologia di Gesù, ferma e decisa contro il rifiuto della sua persona e del suo messaggio ed per la sottovalutazione della sua identità. Dinanzi al loro sdegno Gesù cacciato fuori della città e condotto sul ciglio del monte, si defila liberamente e riprende il cammino. Vediamo in modo confuso ed imperfetto senza avere la capacità di andare oltre ed accogliere altro. La vita teologale del cristiano si risolve nell’unica virtù che rimane anche dopo la morte, la carità. P. Angelo Sardone