XIXª domenica del Tempo ordinario

Sintesi liturgica.

XVIIIª domenica del Tempo ordinario.

Uscito per ordine di Dio da una caverna sul monte Oreb, dove si era rifugiato per la notte, Elia si mette alla presenza di Dio e sente il suo passaggio: non è nel vento impetuoso, non nel terremoto, non nel fuoco, ma nel sussurro di una dolce e delicata brezza mattutina. Costretti a salire su una barca per precederlo sull’altra riva del lago, i discepoli si avventurano tra le onde agitate mentre Gesù rimane da solo sul monte a pregare. Nel cuore della notte camminando sul mare Egli si dirige verso di loro ed è scambiato per un fantasma. Lo riconosce Pietro e gli va incontro camminando anch’egli sulle acque ma non regge per la sua poca fede. Gesù lo salva e con lui sale sulla barca mentre intorno tutto torna alla normalità. Paolo confessa di portare nel cuore un grande dolore per i suoi consanguinei, gli Israeliti: pur avendo l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi, non accolgono Gesù Cristo che da essi proviene secondo la carne. Con una sensazionale espressione di amore, si dice disposto finanche a separarsi da Cristo se ciò torna a loro favore. P. Angelo Sardone