1405. «I fedeli circoncisi che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo»

La semina del mattino

1405. «I fedeli circoncisi che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo» (At 10,45).

Nel piano della provvidenza di Dio l’Apostolo Pietro fu il primo ad essere coinvolto nella evangelizzazione dei pagani. L’evangelista Luca riporta negli Atti degli Apostoli, l’episodio di Cesarea Sebaste, nella quale viveva il centurione Cornelio, come inizio di quell’apertura che lo stesso Spirito Santo determinerà con la sua azione rendendo noto il volere di Dio. Qui un angelo apparve a Cornelio, centurione della coorte Italica, uomo pio e timorato di Dio insieme con la sua famiglia, generoso verso il popolo. La visione che egli riceve mentre si apprestava alle tre del pomeriggio a pregare, conformandosi all’uso giudaico, prepara analoga misteriosa visione che a Joppe, a 50 km da Cesarea, riceve Pietro. Essa prepara l’Apostolo a comprendere ed accogliere la volontà divina che non vuole più la distinzione tra gli uomini per aderire alla fede. Tre messi inviati da Cornelio raccontano a Pietro, molto perplesso per ciò che aveva visto, quello che era successo a Cesarea ed il desiderio di Cornelio di averlo a casa sua per ascoltare quanto gli avrebbe detto. Senza esitare Pietro si mette in viaggio. Giunto da Cornelio gli racconta l’accaduto e tiene la sua catechesi. Non aveva ancora finito quando lo Spirito Santo scese su di loro manifestandosi nella diversità delle lingue con le quali gli astanti lodavano Dio. Ciò desta meraviglia. Dinanzi alle operazioni dello Spirito non ci si può meravigliare, perché i suoi interventi in ogni epoca della storia, soprattutto nei confronti di chi non crede, orientano al bene, non sempre compreso anche dai più pii astanti. P. Angelo Sardone