1418. «Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio di Augusto: così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare»

La semina del mattino
1418. «Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio di Augusto: così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare» (At 25,21).

Sono incalzanti gli avvenimenti legati alla predicazione di Paolo ed a tutte le ostilità messe in campo dai suoi avversari, soprattutto i Giudei. Ogni circostanza, in ogni ambiente è buono per elevare contro di lui accuse di ogni genere che i pagani non possono capire. Si passa dal Tempio di Gerusalemme al Sinedrio, dalle congiure ai maltrattamenti, dalle posizioni conciliabili a quelle di censura e di attentati. Paolo sa bene difendersi, la parola non gli manca, ma arrivato all’esasperazione delle cose e pure di non vedersi beffato finanche dal tribuno romano, è costretto a proclamare e far valere la sua cittadinanza romana acquisita per nascita. Trasferito a Cesarea davanti al governatore Felice, subisce un vero e proprio processo, definito «peste di uomo», sobillatore, capo della setta dei Nazorei, ed epiteti di questo calibro. Rimane comunque in carcere. Giunge intanto Festo, il successore ed incalzato dai soliti giudei, sceso da Gerusalemme a Cesarea se lo fece comparire dinanzi. Paolo si discolpava e caparbiamente chiese di essere giudicato dal tribunale di Cesare, al quale, al culmine di tutto di appellò. La determinazione di Festo fu resa nota anche al re Agrippa e sua moglie Berenice. Le contraddizioni e le accuse sono le cose più incresciose nei confronti dell’Apostolo che è tenace sapendo di non aver fatto torto alcuno ai Giudei. Le cose tornano nel tempo. Qualche giorno fa un noto servitore dello Stato ha pronunziato parole irridenti contro un servitore di Gesù e del suo Vangelo. L’unico appello rimane quello a Cristo, giudice giusto. Oggi è la memoria liturgica di S. Pasquale Baylon. Auguri a tutti coloro che ne portano il nome. P. Angelo Sardone