1421. «Gesù, morente sulla croce, ci ha donato la sua stessa Madre, la beata Vergine Maria, come nostra Madre»

La semina del mattino

1421. «Gesù, morente sulla croce, ci ha donato la sua stessa Madre, la beata Vergine Maria, come nostra Madre» (Colletta della Messa).

Come da decreto di Papa Francesco dell’11 febbraio 2018, oggi, lunedì dopo Pentecoste, giorno in cui nasce la Chiesa, si celebra la memoria della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa. Questo titolo si rifà ai primi tempi del Cristianesimo, alla presenza ed all’opera di Maria nel Cenacolo di Gerusalemme tra gli Apostoli e favorisce una genuina pietà mariana. La singolare proclamazione appartiene a S. Paolo VI che, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, il 21 novembre 1964, a seguito della promulgazione della Costituzione dogmatica «Lumen Gentium», dopo «attenta considerazione del dibattito conciliare, lunga riflessione e consultazione», dichiarò la Vergine Maria «Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei Pastori, che la chiamano Madre amantissima». Dalla maternità divina di Cristo capo, fluiscono i rapporti di Maria con la Chiesa, suo corpo mistico: Maria è madre di tutti i fedeli e i pastori, cioè della Chiesa. Questo titolo è presente nella sensibilità spirituale e teologica di S. Agostino e di altri Padri della Chiesa e Papi. E’ presente anche nella devozione di S. Annibale M. Di Francia il quale già il 1880 nella prima preghiera per le vocazioni da lui scritta, si rivolgeva a Madre chiamandola proprio “Madre della Chiesa”. Sia Lei a garantire alla Chiesa, insieme con la necessaria purificazione, un autentico cammino di santificazione nel quale possano risplendere e dare frutti tutti, vescovi, presbiteri, religiosi e laici. P. Angelo Sardone