1467. «Cambierò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento: farò vestire ad ogni fianco il sacco, farò radere tutte le teste»

La semina del mattino
1467. «Cambierò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento: farò vestire ad ogni fianco il sacco, farò radere tutte le teste» (Am 8,10).

Alla risposta immediata e pesante data ad Amasia, al quale profetizza la sciagura della morte dei suoi figli di spada e la prostituzione di sua moglie, segue una invettiva contro i fraudolenti e gli sfruttatori con l’annunzio di un misterioso castigo che porterà oscurità e lutto. Il Signore che può tutto, dimezzerà il giorno facendo tramontare il sole a mezzogiorno oscurando la terra in pieno giorno. Le feste sontuose si trasformeranno in lutto ed i canti diventeranno lamenti. Ci si vestirà di sacco ed in segno di afflizione e di lutto, proprio come avveniva per i popoli vicini, ci si raderà il capo fino a renderlo calvo. Questi elementi saranno ripresi dal profetismo successivo, soprattutto quando si parlerà del giorno del Signore come evento escatologico, cioè della fine dei tempi. La Parola di Dio è abbastanza chiara anche se può sembrare estremamente dura soprattutto quando nessuno ascolta. È allora che Dio tace, lasciando l’uomo al suo destino ed alla gestione della sua libertà, non sempre in linea con quella che Dio gli ha dato, proponendogli il bene e non il male. Si sono susseguiti nella storia anche moderna altri Amos (il cui nome significa Jahwè porta, solleva) ma, nonostante la crudezza dell’annunzio e la paura dell’efficacia della profezia, si continua imperterriti nel proprio cammino. Oggi si ricorda la nascita in terra di S. Annibale M. Di Francia, terzo di quattro figli, avvenuta a Messina il 5 luglio 1851 in una casa di famiglia situata nel quartiere Portalegni. Suoi genitori erano Francesco, dei marchesi di S. Caterina dello Jonio e donna Anna Toscano dei marchesi di Montanaro, sposi dal 2 giugno 1847. P. Angelo Sardone