176. «Maria diede alla luce un figlio e Giuseppe lo chiamò Gesù»

_La semina del mattino_

*176. «Maria diede alla luce un figlio e Giuseppe lo chiamò Gesù» (Mt 1,25). S. Natale 2020.* L’evento storico-salvifico della redenzione dell’uomo dal peccato, preannunziato già nel paradiso terrestre, comincia a realizzarsi col mistero dell’Incarnazione di Gesù nel grembo di Maria e con la sua nascita a Betlemme. Nella pienezza del tempo, secondo un prestabilito progetto di Dio, il *Figlio assume la carne mortale da una donna* scelta sin dall’eternità, costituita nella sua singolare bellezza di anima e di corpo; *è giuridicamente garantito dalla discendenza davidica* per mezzo di Giuseppe, suo padre putativo. La grandezza del mistero di amore nascosto nei secoli si manifesta storicamente al tempo di Cesare Augusto a Betlemme, a poca distanza da Gerusalemme, la città di Dio, in occasione di un censimento. Giuseppe e Maria sono _*l’anello umano per il compimento del piano salvifico,*_ assoggettati entrambi alla volontà di Dio mediante la loro libera adesione, non senza difficoltà, e compartecipi del mistero del Bambino nato per la salvezza del mondo. La grotta di Betlemme è il luogo dell’evento, determinato dal rifiuto di alloggio nel villaggio, caratterizzato dall’estrema *povertà* ed illuminata dalla *luce* sfolgorante di gloria, dal *canto* degli Angeli, dalla *visita* dei pastori. Si manifesta così la bontà di Dio e il suo amore immenso per gli uomini, frutto esclusivo della sua misericordia, e sorgente di vita e di Spirito Santo, effuso in abbondanza per la gioia comune. *Buon Natale.* Auguri di una nuova nascita in Cristo. _P. Angelo Sardone_