_La semina del mattino_
*276. «Dio lo ha risuscitato il terzo giorno» (At 10,40).*
Il mistero della morte di Cristo si conclude con la vita; lo scandalo della croce si risolve nella gloria della risurrezione. L’antica alleanza trova senso pieno sull’altare della croce con l’oblazione cruenta *dell’Agnello senza macchia.* La tomba vuota, le bende lasciate sul lastrico della fredda pietra, la testimonianza oculare di Maria di Magdala e degli Apostoli, l’apparizione di Cristo, *sono i segni più evidenti, la prova e la manifestazione concreta della verità della risurrezione.* La primitiva predicazione degli Apostoli sottolinea fortemente come la potenza del Padre ha operato il grande e strepitoso miracolo della risurrezione del Figlio dai morti. Cristo che era veramente morto, è veramente risorto. Non è una favola artificiosamente inventata ma _*la realtà visibile ed inconfutabile che diviene la base operativa della fede.*_ Cristo, il Signore della vita vince la morte e dona la vita senza fine. Il peccato, fonte di sofferenza, origine della morte ed attaccato alla sua croce, si tramuta in grazia e gioia senza fine perché è avvenuta la vittoria definitiva sul male. Si fa fatica inizialmente a riconoscere la grandezza e la verità dell’evento, ma poi si cede dinanzi all’evidenza inconfutabile che mette a tacere la preoccupazione dei capi che devono ricorrere ad un inganno giuridico pur di non affermare la verità. La risurrezione di Cristo non è un fatto storico arcaico e distante: *è la nostra risurrezione, la tua risurrezione,* se questa volta collabori tu stesso a lasciarti prendere per mano dal Risorto e a volerti rialzare dalla tomba nella quale ti sei collocato per via del peccato, per vivere la vita nuova inaugurata dal Figlio di Dio ed essere davvero *“figlio della risurrezione”.* Questa è la vera, autentica, attuale Pasqua. Auguri di cuore. Buona e santa Pasqua. _P. Angelo Sardone_