_La semina del mattino_
*334. «Si è chiusa la bocca che non disse mai no!»*
Così, un popolano messinese, commentava a caldo la morte di S. Annibale Maria Di Francia avvenuta all’età di 76 anni il *1° giugno 1927, mercoledì, alle ore 6,30,* in contrada Guardia, appena fuori Messina. Per tentare di ridargli un po’ di forza per la pleurite contratta il 1924, i medici all’inizio del mese di maggio gli avevano consigliano riposo assoluto nella tenuta campestre. Qui dal 9 maggio, trascorre gli ultimi 22 giorni della sua vita. Il 31 maggio, alle 9 di mattina mentre sul seggiolone è assorto nel ringraziamento alla SS.ma comunione diventa raggiante in viso, quasi si trasfigura ed al religioso Michelino Lapelosa che lo assiste rivela la presenza sul muro bianco della *Madonna Bambina, la «Bambinella»* come lui la chiamava, una visione di fede premonitrice dell’evento della morte. Verso mezzanotte un forte fremito del letto è il segno evidente di una commozione celebrale; non parla più, sembra addormentato. Mentre nella stanza attigua il sacerdote Vincenzo Gandolfo termina la S. Messa per gli agonizzanti, *P. Annibale Maria esala l’ultimo respiro.* I funerali, il 4 giugno, sono un vero trionfo, una manifestazione forse mai vista a Messina. Da allora la salma incorrotta riposa nel Tempio della Rogazione Evangelica a Messina, meta di pellegrinaggi di devoti da ogni parte del mondo. Aveva costruito la sua santità a forza di ginocchia, di mente e di cuore: preghiera, penitenza, fiducia illimitata di Dio, carità operosa soprattutto verso i piccoli ed i poveri, obbedienza al divino comando del Rogate. Sono questi la base della profonda esperienza di Dio e dell’uomo, che la Chiesa propone agli uomini di ogni tempo col nome di santità. E’ stato canonizzato il 16 maggio 2004. *Oggi si celebra la sua festa.* _P. Angelo Sardone_