339. «Prendete: questo è il mio corpo; questo è il sangue dell’alleanza versato per molti»

_La semina del mattino_

*339. «Prendete: questo è il mio corpo; questo è il sangue dell’alleanza versato per molti» (Mc 14,22-24).*

Oggi si celebra il *Corpus Domini,* la solennità del *corpo e sangue del Signore* molto cara alla pietà e devozione cristiana. Non si tratta di un doppione del Giovedì Santo nel quale si commemora l’istituzione dell’Eucaristia, ma *dell’esaltazione del rapporto tra il Corpo del Signore ed il suo Corpo Mistico che è la Chiesa.* Nell’Eucaristia, infatti, la sposa di Cristo trova la sua sorgente e vive la piena comunione con la presenza reale di Gesù in corpo, sangue, anima e divinità e non simbolica. L’origine della festa risale al Medioevo a partire dalle rivelazioni di una santa suora. Il 1263 poi a Bolsena avvenne un grande miracolo eucaristico. Un prete boemo in pellegrinaggio per Roma, si fermò a celebrare a Bolsena e nel momento della consacrazione mentre spezzava l’ostia consacrata, fu preso _*dall’atroce dubbio della presenza reale di Cristo in essa.*_ Dall’ostia fuoriuscirono *alcune gocce di sangue che sporcarono il corporale ed alcune pietre dell’altare.* Papa Urbano IV istituì allora la festa del Corpus Domini per tutta la cristianità fissandola al giovedì seguente la prima domenica dopo la Pentecoste. Il grande teologo San Tommaso d’Aquino compose l’ufficio liturgico della solennità e della Messa del Corpus Domini ed il celebre inno eucaristico _”Pange lingua”._ La tradizionale processione con l’ostensorio divenne la pubblica testimonianza di venerazione verso il Santissimo Sacramento: proclama la fede nel compagno di viaggio Gesù che percorre le strade tra le case; esprime _“il grato amore”_ a Lui *“fonte di inesauribile benedizione”.* _P. Angelo Sardone_