_La semina del mattino_
*444. «Andiamo figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio popolo!».
Così la _bella Signora_ concluse il dialogo con *Mélanie Calvat e Maximin Giraud* sul monte de *La Salette*. Poi si librò sull’erba e sparì portandosi dietro una scia di luce, seguita dai loro sguardi incantati. _*Era il 19 settembre 1846*_: si apriva e chiudeva così in una sola volta l’apparizione della Madonna a La Salette. Mentre facevano la guardia alle vacche i due pastorelli erano stati attratti da una luce sfolgorante ed avevano scorto i contorni di una donna seduta sulle pietre, coi gomiti appoggiati sulle ginocchia e la testa tra le mani. Piangeva e le lagrime scendevano vistosamente. Era vestita come una contadina, con uno scialle ed un grembiule giallo. Una corona di rose le cadeva dal collo insieme con due catene, una delle quali col crocifisso ai cui lati c’erano la tenaglia ed il martello. La Signora li invitò ad avvicinarsi, e, prima in francese, poi in dialetto, parlò loro dei peccati degli uomini, incaricandoli di _divulgare il suo messaggio, che richiamava alla conversione, onde sfuggire ai castighi della giustizia divina_. Ad entrambi poi rivelò un segreto. Il vescovo di Grenoble, istituì una commissione canonica e il 19 settembre 1851 dichiarò che «_l’apparizione ai due pastorelli sulla montagna de La Salette porta in sé tutte le caratteristiche della verità e che i fedeli possono fondatamente crederla indubitabile e vera_». La bella Signora era la Vergine Maria, definita poi *Riconciliatrice dei peccatori*. Sul luogo dell’apparizione nel 1852 si avviò la costruzione di una grande basilica, terminata nel 1865, e un gruppo di sacerdoti diocesani sotto la guida del vescovo diede inizio alla Congregazione dei Missionari di Notre Dame de La Salette. Maximin morì il 1875. Melania andò a Messina da S. Annibale M. Di Francia (1897-1898). Morì ad Altamura la notte tra il 14 e 15 dicembre 1904 ed è sepolta nell’Istituto Antoniano. _P. Angelo Sardone_