La semina del mattino
455. «L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo» (San Girolamo).
La Sacra Scrittura scaturisce direttamente da Dio. È la sua Parola scritta sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, resa nota dai profeti e consegnata da Cristo e dallo Spirito agli Apostoli ed ai loro successori, perché attraverso la fedele predicazione la conservino, la espongano e la diffondano. La Liturgia ricorda oggi uno dei più grandi Padri della Chiesa, straordinaria icona di erudizione e cultura biblica, S. Girolamo nato a Stridone in Croazia il 347. La Chiesa di tutti i tempi gli sarà perennemente grata. Lo considera infatti esimio suo benefattore per l’ardua impresa, il grande lavoro di traduzione dei testi biblici dalla lingua originale nella lingua latina che sarà detta “Vulgata”, lo studio approfondito e la stesura di testi storici, dottrinali ed educativi. Si deve proprio a lui la singolare espressione: «l’ignoranza delle Scritture equivale all’ignoranza di Cristo». Pur dotato di un carattere non facile, lasciò la vita mondana per quella ascetica ed eremitica acquisendo una notevole competenza di studioso soprattutto della Parola di Dio, avendo una singolare familiarità con la lingua greca, ebraica e latina. Dal 386 si trasferì a Betlemme dove nel silenzio e nella preghiera della sua cella fino alla morte avvenuta il 420, svolse un’intensa attività di commento alla Sacra Scrittura, di difesa della fede, di insegnamento della cultura classica e cristiana ed accoglienza dei pellegrini che visitavano la Terra Santa. La sua memoria spinge all’amore ed allo studio della Parola di Dio, a vivere in contatto continuo con la Bibbia, ad accogliere soprattutto attraverso la Liturgia, il messaggio giornaliero che il Signore rivolge a tutti i suoi figli. P. Angelo Sardone