51. «Colui che nascerà sarà santo e chiamato Figlio di Dio» (Lc 1,32)

_La semina del mattino_
*51. «Colui che nascerà sarà santo e chiamato Figlio di Dio» (Lc 1,32)*.
Il silenzio viene infranto e l’umile dimora di Nazaret, abitata da Maria, una bellissima fanciulla, è illuminata dalla presenza di Gabriele, uno degli arcangeli che stanno sempre al cospetto di Dio e che le porta l’annunzio. Il progetto di amore per l’umanità, _*richiede la sua disponibilità di donna*_ per diventare la madre del santo Figlio di Dio. La vergine *è sconvolta dalla grandiosità dell’evento* e dalla *piccolezza della sua persona*, peraltro già promessa sposa a Giuseppe. Dissipate le ombre e diradate le difficoltà, perché tutto sarà _opera dello Spirito Santo_, Maria dà il suo assenso umile e fiducioso, Confida nella potenza di Dio e si abbandona alla sua imperscrutabile volontà che la vuole madre. Diventa così *Madre di Gesù*, con una maternità fuori dell’ordinario, “_*figlia del suo stesso figlio*_”. Il Concilio di Efeso nel 431 proclamerà il dogma della sua *maternità divina*, additandola come *Regina*, in analogia al suo Figlio Gesù, Re dell’universo. La dignità regale le è conferita in vista della Redenzione operata da Cristo e del suo ruolo di *corredentrice* accanto al figlio Dio, potente e padre per sempre. La festività odierna di *Maria Regina*, istituita da Pio XII nel 1955, è strettamente legata al mistero dell’Assunzione. L’identità di Maria Regina viene proclamata nelle _*Litanie Lauretane*_ collegata a diverse categorie di persone che vanno dagli Angeli fino ai Santi, alla famiglia, al grande dono della pace. Insieme con Gesù, Maria sia la *Regina dei cuori* e li formi ad una autentica devozione. _P. Angelo Sardone_