Sintesi liturgica, Anno C.
Iª domenica di Avvento.
Comincia oggi il nuovo Anno Liturgico contrassegnato nelle letture domenicali dalla lettera «C» e la proclamazione del Vangelo di secondo Luca. Nelle celebrazioni feriali il cui ciclo è biennale, le letture sono quelle dell’Anno I, anno dispari. Nei giorni stabiliti Dio realizza le promesse fatte all’intero suo popolo, alla casa d’Israele (regno del Nord) e alla casa di Giuda e Gerusalemme (regno del Sud). Per Davide, storico sinonimo della monarchia unificata, germoglierà il germoglio giusto che esercita il giudizio ed amministra la giustizia sulla terra. Il Figlio dell’uomo, il liberatore, giungerà sopra una nube con potenza e gloria, la stessa che si manifesta nei cataclismi naturali che accompagnano la fine del mondo. L’attenzione per la fine delle cose e delle persone è la stessa che per l’attesa del Redentore: sobrietà, per evitare dissipazioni, ubriachezze e non subire gli affanni della vita; veglia e preghiera costanti per avere la forza di sfuggire a tutto, crescere e sovrabbondare nell’amore, rimanere saldi nei cuori, irreprensibili nella santità e progredire nel piacere a Dio. P. Angelo Sardone