XXVI domenica T.O.

XXVI domenica T.O. Lo Spirito posto da Dio sugli anziani di Israele li rende profeti, anche quelli fuori dell’accampamento, cioè aldilà della nomenclatura giuridica e delle pratiche religiose standardizzate e a volte ossessive. Anche scacciare i demoni nel nome di Gesù, nonostante non si sia alla sua diretta sequela, non è impedito dal Maestro perché nessuno può fare miracoli e poi parlare male di Lui. I precetti insegnati da Gesù sotto forma di massime, la generosità, la trasparenza e l’innocenza del cuore, del piede, dell’occhio che a volte sono motivo di scandalo, opportunamente praticati valgono l’ingresso nel regno di Dio. Le ricchezze che marciscono, i metalli preziosi divorati dalla ruggine, i vestiti mangiati dalle tarme, l’ingiustizia verso i lavoratori, sono fonte di sciagura per chi li pratica ed in essi confida. La protesta di chi in qualunque modo è oppresso, giunge alle orecchie del Signore. E Dio non manca di rispondere!

P. Angelo Sardone.