IL PAPA RESPINTO DALLA “SAPIENZA”

Non ci sono parole per commentare le conseguenze di un atteggiamento ostile perpetrato da una esigua minoranza di docenti e studenti universitari animati da ideologie politiche che nulla hanno a che fare con la democrazia.

Ma questo è solo l’ultimo episodio di una lunga catena di prese di posizione che assumono via via dimensioni sempre più ampie.

Il Crocifisso nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici da fastidio; il Presepe urta la sensibilità di altri; nell’ora di religione, dove ancora esiste, si fa storia delle religioni, e si potrebbe andare avanti per chissà quanto ad enumerare esempi ed eventi.

Ma dove sono i cristiani? Dove sono i testimoni del Vangelo? Chi li sente parlare, chi li sente prendere posizione? Dov’è la schiera innumerevole dei “Papa boys”?

Ma prima di tutto chiediamoci dove siamo noi, piccolo sparuto gregge di famiglie ROG che si ispira ad un carisma fortissimo e trae esempio da un santo che non ha mai avuto paura di dire la sua ai politici del suo tempo. Dove siamo, ci siamo? Ci sentiamo interpellati da questi avvenimenti? Sappiamo riconoscere che tutto ciò e’ anche frutto del nostro silenzio, della nostra paura, della nostra poca convinzione in cio’ che crediamo? Almeno su quest’argomento che ci tocca così da vicino (Padre Annibale avrebbe già indetto novene, digiuni e penitenze riparatorie) ci vogliamo confrontare un po’, dialogando tra di noi, dal nord al sud mediante gli strumenti che questo sito ci mette a disposizione? C’e’ qualcosa che ci unisce, che ci fa sentire il bisogno vicendevole gli uni degli altri, che ci fa desiderare di condividere uniti questi momenti di vera sofferenza cristiana?

O ancora una volta, anche sotto questa provocazione volutamente energica  si continuerà a leggere “nessun commento” ?

Allora Famiglie Rog, dove siamo, ci siamo?