XXIX domenica T.O.

XXIX domenica T.O. Isaia nel quarto carme del Servo di Jahwe prefigura Cristo prostrato con dolori, vittima di espiazione dei peccati che si è addossato. Gesù, sommo sacerdote, essendo stato soggetto alla prova in tutto, fuorché nel peccato, ha compiuto la volontà di Dio fino in fondo, prendendo su di sé le debolezze umane. Dio assicura misericordia, grazia ed aiuto al tempo opportuno a chi si accosta con fiducia al suo trono di gloria.

La richiesta dei figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, di sedere accanto a Gesù nel suo Regno, sorprende e indigna gli altri dieci apostoli. Il Maestro che pure assicura la loro partecipazione alla sua passione, confuta la sfacciata pretesa con una lezione di logica diversa di grandezza: al contrario di come pensano ed agiscono i governanti delle nazioni, chi vuole essere grande deve servire, chi vuole essere il primo deve farsi schiavo di tutti. Regnare è servire!

P. Angelo Sardone.