XVIII domenica T.O. Fatica e preoccupazioni non recano profitto al cuore dell’uomo: tutto è vanità! Il frutto del lavoro è lasciato a chi non ha faticato! I giorni sono dolori e fastidi che non concedono riposo neppure nella notte. Queste affermazioni perentorie della sapienza di Dio stimolano a cercare le cose del cielo, a rivolgere ad esse il pensiero e lasciare morire ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi, idolatria. Svestiti dell’uomo vecchio pieno di carnalità e rivestiti del nuovo, ricco di spiritualità, che si rinnova nella conoscenza piena del mistero di Cristo, siamo invitati a guardare alle cose del cielo. La cupidigia non giova e la vita non dipende dall’abbondanza dei beni. Il raccolto abbondante dell’uomo ricco anche se lo induce a ragionare con pensieri di grandezza e di tranquillità economica, non serve per la sua vita: con la morte i suoi ragionamenti e la ricchezza preparata finiscono. I tesori coltivati per sé non fanno arricchire davanti a Dio. La condivisione è la migliore utilizzazione dei beni sia materiali che spirituali. P. Angelo Sardone.