XXII domenica T.O. Ai miti Dio rivela i suoi segreti: ne sono privi i superbi e gli orgogliosi per i quali non c’è rimedio essendo radicata in loro la pianta del male. Per trovare grazia davanti al Signore, più si è grandi, più occorre farsi umili: così si diviene davvero sapienti. L’insegnamento di Gesù è chiaro: è meglio occupare gli ultimi posti in un convito nuziale per poter poi godere dell’onore di occuparne i primi, senza invece subire la vergogna e il disonore di passare all’ultimo posto per via della presenza di qualcuno più ragguardevole. Questa condizione permette di accostarsi al monte del Signore, alla Gerusalemme celeste costituita da Angeli, primogeniti riuniti in festosa assemblea davanti al giudice Dio. L’invito conviviale per un pranzo o una cena deve essere fatto a largo raggio a poveri, storpi, zoppi e ciechi, persone tutte che non hanno da ricambiare, in confronto a parenti, amici e più vicini che possono invece ricambiare. Questo modo di fare, rende grandi ed attira una lauta ricompensa da Dio. P. Angelo Sardone