XXIV domenica T.O. L’intercessione e la preghiera di Mosé placano l’ira e la minaccia di male da parte di Dio nei confronti del suo popolo di “dura cervice”, pervertito ed allontanatosi dalla strada indicata. Il Signore usa misericordia verso coloro che agiscono per ignoranza e fa sovrabbondare la grazia insieme con la magnanimità, la fede e la carità. Cristo è venuto per salvare i peccatori. La trilogia delle parabole della Misericordia é il racconto sconcertante dell’amore di Dio che perdona: la pecora perduta, la dramma ritrovata, il figlio tornato alla casa di suo padre, evidenziano la grandezza del perdono e dell’accoglienza che il Signore riserva a chi era “perduto”. La ricerca affettuosa e perseverante della pecora e della dramma, viene compensata dalla gioia per il ritrovamento. La coscienza illuminata di una vita di peccato e di disordine morale, rinsaldata dalla grazia attraente dell’amore di Dio che perdona, è il principio del grande miracolo della conversione e della vita nuova che si compie con la personale e perseverante collaborazione. P. Angelo Sardone.