7. «Il mio cuore si commuove dentro di me» (Os 11,8).

La semina del mattino
7. «Il mio cuore si commuove dentro di me» (Os 11,8).
E’ una delle cose più belle che la Sacra Scrittura riporta sulla bocca di Dio nel suo amore per l’uomo. Se Gesù Cristo ha rivelato il volto umano del Padre, i profeti, con un linguaggio antropomorfico, ne hanno presentato il cuore, sede della misericordia, centro di un amore sconvolgente. La grandezza di Dio oltre che nella creazione e nella redenzione, si manifesta con la sua apertura continua all’uomo. Sta qui tutto il suo mistero, nascosto alla mente limitata, ma vivo, penetrante e percepibile nell’intimo del cuore: Egli si commuove. Il verbo usato da Osea nella lingua ebraica è «rovesciare, capovolgere» e si riferisce in genere alle catastrofi. Dio ha un fremito intimo ed indomabile di compassione, capovolge e rovescia la giusta punizione per il peccato dell’uomo in «hesed», amore di tenerezza e misericordia. Dal suo cuore di padre non è scissa la giustizia che, se anche prevede la pena per la colpa, si esalta nel perdono dinanzi alle lagrime sincere di pentimento. Dio dal cuore grande, cura, sorregge, purifica, si commuove profondamente e freme, continua a bussare al piccolo cuore dell’uomo, anche quando gli si volge indietro. P. Angelo Sardone