La semina del mattino
117. «Questo mistero è grande» (Ef 5, 32). Nel linguaggio comune il mistero, dalla sua etimologia greca, evoca ciò che è segreto, arcano, inspiegabile o inaccessibile alla comprensione umana. La natura è piena di misteri: menti elette di ricercatori e scienziati nel corso del tempo e della storia si sono introdotti nel vortice immenso dello scibile e della scienza ed hanno carpito tanti segreti, messi poi a disposizione dell’umanità in tutti i campi, dalla medicina alle scienze umane, dai principi fisici e chimici alla moderna informatica. Anche la fede è ricca di misteri che fanno parte dell’essenza di Dio e manifestano la sua grandezza ed inaccessibilità. La Chiesa, nel suo autentico Magistero è deputata alla scoperta ed alla comunicazione dei misteri, alcuni dei quali si definiscono dogmi, cioè verità rivelate. L’Eucaristia è «mysterium fidei», «mistero della fede». S. Paolo parlando del matrimonio cristiano, della reciproca sottomissione dei coniugi come al Signore, dell’amore vicendevole e delle caratteristiche proprie del dono di unità di corpo e di spirito, lo definisce «mistero grande». Ciò, specifica, in analogia al mistero di Cristo che ama la Chiesa, la purifica, la nutre, la cura, la rinnova, la rende santa, si dona a lei, muore per lei. L’uomo lascia suo padre e sua madre, si unisce alla sua moglie e i due diventano una sola carne. Ecco il mistero svelato, guardando a Cristo, imitando Cristo ed il suo amore per la Chiesa. Quante persone, soprattutto oggi, sono lontane dalla conoscenza e dalla professione di queste verità! P. Angelo Sardone