Sintesi liturgica. XXXIª Domenica del Tempo Ordinario.
Come polvere sulla bilancia è il mondo davanti a Dio: Egli che tutto può, ha compassione, chiude gli occhi sui peccati, è indulgente verso tutti, ammonisce ed attende il pentimento personale dell’uomo. Zaccheo di Gerico risponde prontamente allo sguardo incrociato con Gesù pellegrino ed al suo autoinvito a casa sua, manifestando il pentimento concreto con la restituzione quadruplicata di ciò che aveva frodato. Il Figlio dell’uomo cerca e salva chi è perduto. Dio rende degni della sua chiamata, porta a compimento ogni proposito di bene e l’opera della fede in chi crede. Il cristiano non deve lasciarsi confondere la mente ed allarmare la vita da ispirazioni e discorsi peregrini e subdoli di strilloni esuberanti di affermazioni apocalittiche, alla ricerca delle notorietà più che del vero bene. P. Angelo Sardone