Sintesi liturgica. XXXIIIª Domenica del Tempo Ordinario.
Il giorno del Signore e del suo avvento giungerà come un forno per bruciare l’ingiustizia e coloro che la commettono. I timorati del Signore godranno del beneficio dei raggi del suo sole di giustizia. Dinanzi alla sontuosità ed alla maestà del tempio di Gerusalemme Gesù piange intravvedendo e profetizzando i giorni della sua distruzione. Non importa quando ciò avverrà. È necessario essere accorti ed intelligenti nel saper leggere i segni dei tempi senza lasciarsi illudere da avventori di stravaganti ed imminenti profezie. La preparazione alla fine sarà corredata da sofferenze, persecuzioni, tradimenti anche dalle persone più care. Si salverà chi persevera nel bene. L’attesa deve essere impegnata nell’operosità intelligente e lavorativa evitando la vita disordinata, l’ozio e l’opportunismo egoistico. Questa è la regola di vita: chi non lavora non può mangiare; il lavoro fa guadagnare il pane e procura tranquillità. P. Angelo Sardone