Sintesi liturgica.
Domenica delle Palme.
L’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme è il preludio festoso alla sua passione e morte. É lui il servo di Jahwé, arrendevole e mite, al quale ogni giorno il Signore Dio rende attento l’orecchio per ascoltare, parlare e non sottrarre alle barbarie ed alle invettive volto e dorso. La prospettiva profetica si realizza in Gesù Cristo nel processo di abbassamento e di gloria, dal privilegio divino allo svuotamento umano, sull’asse dell’obbedienza fino alla morte di croce. Per questo è esaltato da un nome superiore ad ogni altro nome: «il Signore» dinanzi al quale tutto si piega. Il lungo racconto della Passione di Cristo secondo la versione di S. Matteo, delinea in un percorso espositivo dettagliato e denso di pathos, le vicende umane conclusive della vita del Messia, chiamato da Dio ad incarnare nella sua sofferenza il dolore del mondo e dell’uomo per portarlo con sé nella tomba e farlo poi esplodere nella gloria e nella gioia della risurrezione. P. Angelo Sardone