Sintesi liturgica. Domenica delle Palme.
L’indirizzo di speranza rivolto dal Servo di Jahwé allo sfiduciato di ogni tempo ha riscontro nel grido «Osanna, benedetto Colui che viene nel nome del Signore!» dei fanciulli Ebrei che accolgono festanti Gesù in Gerusalemme. É un tripudio di gioia che anticipa l’esaltazione di Cristo nel venerdì santo e la gloria della sua risurrezione nella Domenica di Pasqua. L’anticipo odierno è la sintesi di ciò che si realizzerà nella Settimana, «santa» per eccellenza, con Cristo. Pur essendo Dio, Egli non ha disdegnato di farsi creatura assumendo la condizione umana nella fragilità del peccato: non oppone resistenza né resta confuso perché è assistito da Dio; è contemporaneamente «servo» e «Signore». Il racconto evangelico della Passione presenta le linee portanti dell’intera Settimana in un progetto che dall’eternità Dio ha pensato e realizza col protagonista assoluto che è il suo Figlio unigenito, Gesù di Nazaret, nato da Maria. La narrazione storico-teologica che si presta alla drammatizzazione anche visiva degli eventi degli ultimi giorni della vita di Cristo, coinvolge ed ingloba il cristiano che è uno degli accusatori popolani nel pretorio con la richiesta di condanna, come anche si identifica nei diversi personaggi che nelle scene seguenti della Passione, ruotano attorno al mistero della passione e della morte di Gesù. È l’unico e mirabile sacrificio della croce che ottiene il perdono! P. Angelo Sardone