Sintesi liturgica.
Sabato Santo e Domenica di Risurrezione.
Fuoco, luce, cereo, preconio, Parola di Dio, acqua, promesse battesimali: sono gli elementi portanti della solenne Liturgia della Veglia di Pasqua, «Madre di tutte le veglie» (S. Agostino). Con l’aiuto di questi segni ed il percorso di ascolto della Parola, dalla Genesi, all’Esodo, al passaggio del Mar Rosso che evoca più di ogni altro il senso della Pasqua di liberazione dalla schiavitù e dalla morte, ai profeti che annunciano speranza, fino al Vangelo della Risurrezione, si dispiega il mistero che inonda questa santa notte e la domenica di Pasqua, giorno senza tramonto. Dal silenzio addolorato, contemplativo e riflessivo dinanzi alla tomba piena, si passa sorpresa del sepolcro vuoto, alla gioia ed alla luce della certezza del Signore risorto. Ne fanno fede il sudario, le bende e soprattutto i testimoni oculari non più oppressi dalla stanchezza del sonno e dalla paura. Cristo è davvero risorto! L’evento implica da parte del cristiano l’impegno di una vita nuova, rinata, la ricerca delle cose del cielo ed il pensiero rivolto in alto volando verso il sole. Questo è il senso liturgico e pratico per comprendere e vivere la Pasqua come evento di salvezza che supera il tempo e prepara il passaggio all’eternità beata dove tutto è luce, sapienza ed amore. Buona Pasqua. P. Angelo Sardone