IIIª domenica di Pasqua

Sintesi liturgica. IIIª domenica di Pasqua.

L’ignoranza dei capi e del popolo in fatto di fede e di conoscenza della Scrittura fa commettere gravi errori. La condanna e la morte di Gesù è frutto della loro arroganza e del tassativo rifiuto. Il rimedio è la conversione, cui consegue il perdono dei peccati. L’insegnamento di Gesù ai due discepoli di Emmaus ed agli undici Apostoli nel Cenacolo, ribadisce la veridicità della sua risurrezione e l’adempimento delle Scritture. Con Lui risorto non c’è più alcun dubbio e turbamento, ma solo stupore, gioia e forza per testimoniare. Il Paraclito, cioè l’avvocato presso il Padre, è Gesù Cristo stesso, il giusto, vittima di espiazione per i peccati del mondo intero. L’osservanza dei Comandamenti e della sua Parola è garanzia di vera conoscenza e di perfezione dell’amore. P. Angelo Sardone