Sintesi liturgica.
XXVI domenica del Tempo ordinario.
Lo Spirito si posa su settanta uomini e profetizzano. Altri due rimasti in accampamento profetizzano anch’essi destando disapprovazione e gelosia. Mosè auspica invece che tutti siano profeti dotati dello Spirito del Signore. Anche uno che scaccia i demoni subisce analogo comportamento da parte degli Apostoli. Gesù ingiunge di non impedirlo perché è dalla sua parte. Approfitta invece dell’occasione per dare loro una serie di indicazioni formative: è sicura la ricompensa celeste per chi dà da bere anche un solo bicchiere d’acqua. Lo scandalo non è tollerato sia nei confronti dei piccoli che ad opera di un organo del corpo, una mano, un piede, un occhio. È molto meglio tagliarlo e cavarlo per avere la sicurezza di entrare nel Regno. I tesori accumulati attraggono solo sciagure e sono motivo di accusa. Le ricchezze sono marce, i vestiti mangiati dalle tarme, oro e argento consumati dalla ruggine. Delizie e piaceri ingrassano e preparano il giorno della strage, per il salario non corrisposto e le proteste dei mietitori giunte alle orecchie di Dio. P. Angelo Sardone