Sintesi liturgica.
XXVII domenica del Tempo ordinario.
Dio non vuole che l’uomo (ish) sia solo. Per questo, mentre dorme, estrae una costola e con essa crea la donna (isha), l’aiuto che in tutto gli corrisponda. Il primo uomo scopre in lei la carne dalla sua carne e le ossa dalle sue ossa. L’unità originaria della creazione si rinnova nel matrimonio. Il ripudio della moglie, permesso dalla legge mosaica per la durezza di cuore degli Ebrei, viene aborrito da Gesù che ribadisce la legge originaria, definisce adulterio ogni forma di ripudio e sentenzia che non si divide ciò che Dio ha unito. L’autorità gli viene dall’essere di poco inferiore agli angeli, coronato di gloria e di onore, reso perfetto per le sofferenze, santificatore dei fratelli, perché tutti provenienti dalla stessa origine. P. Angelo Sardone