Sintesi liturgica.
VIIIª domenica del Tempo Ordinario.
Banco di prova per l’uomo e la sua vita è il suo modo di ragionare: la sua parola rivela i sentimenti ed i pensieri del suo cuore. Solamente dopo viene la lode. Gli insegnamenti di Gesù sono espressi da elementi parabolici: un cieco non guida un altro cieco; un discepolo può eguagliare il suo maestro; tolta la trave dal proprio occhio si può vedere la pagliuzza nell’occhio del fratello; l’albero si riconosce dai suoi frutti; da un cuore buono si trae buon tesoro; la bocca parla dell’abbondanza del cuore. Bisogna rimanere saldi, irremovibili e progredire nell’opera del Signore, con la consapevolezza che la fatica e l’impegno non sono vani agli occhi di Dio. La Scrittura precisa: dopo la morte il corpo mortale e corruttibile dell’uomo si riveste di immortalità e d’incorruttibilità; il peccato e la sua forza, cioè la legge, sono state vinte dalla risurrezione di Cristo. Tutto così si compie! P. Angelo Sardone