ASSOCIAZIONE FAMIGLIE ROG
Le FAMIGLIE ROG nascono dal desiderio di riscoperta del Sacramento del Matrimonio e dalla coscienza di essere chiamate nella Chiesa ad esercitare il ministero coniugale a favore di ogni forma di vita e vocazione
La proposta del cammino dell’Associazione Famiglie Rog è rivolta a tutte le coppie che vogliono intraprendere un cammino di approfondimento della propria fede, del sacramento del matrimonio e della vita coniugale che ne deriva. Alle coppie che vogliono impegnarsi in una riscoperta della loro vocazione.
Chi sono le Famiglie Rog?
L’Associazione Famiglie Rog è costituita da coppie di coniugi cristiani uniti nel sacramento del matrimonio, che vivendo il dono di questo sacramento come vocazione, intendono esprimere nella loro vita coniugale e familiare il carisma del Rogate promuovendone la spiritualità, ossia la preghiera per le vocazioni e la sua diffusione, la carità verso i piccoli ed i poveri.
Le Famiglie Rog condividono quindi il carisma del Rogate trasmesso da Sant’Annibale Maria di Francia, apostolo della preghiera per le vocazioni e padre degli orfani e dei poveri.
L’impegno
Vivere il matrimonio come vocazione sacramentale, curando la formazione umana e cristiana propria e dei figli.
Prestare attenzione e sostegno alle famiglie e alle coppie in difficoltà materiale ed esistenziale.
Coltivare la propria vita spirituale attingendo alle fonti della Parola di Dio, della liturgia, dei sacramenti, della preghiera, della catechesi e della carità.
Promuovere il carisma e la spiritualità del Rogate (la preghiera per le vocazioni) e la carità verso i piccoli ed i poveri.
Orientare e accompagnare i giovani, in ricerca vocazionale, sia verso l’ideale di vita religiosa che quello della vita matrimoniale.
Promuovere e sostenere le vocazioni al ministero ordinato e alla vita consacrata.
Ma cos’è la famiglia oggi? Quali i suoi connotati?
Oggi assistiamo ad una realtà di famiglia più instabile, che privilegia nuove soluzioni, nuove forme, nuovi assetti relazionali, nuovi partner, rispetto a valori più tradizionali come la stabilità, la fedeltà, la durata, l’impegno reciproco.
Tutto è diventato provvisorio, anzi si vuole tutto e subito. Non si è disposti ad aspettare e anche l’amore è un concetto che rientra nel provvisorio, laddove c’è. Sembra essere assente l’idea del “per sempre”.
E allora: quale il ruolo di una coppia che crede nella famiglia?
Se riflettiamo su Deuteronomio 32,10 possiamo provare a organizzare una risposta:
“Egli lo trovò in una terra deserta, in una landa di ululati solitari. Lo circondò, lo allevò, lo custodì come pupilla del suo occhio. Come un’aquila che veglia la sua nidiata, che vola sopra i suoi nati, egli spiegò le sue ali e lo prese, lo sollevò sulle sue ali”.
Quindi se questo è il nostro Dio, che parte da un contesto in cui sembra impossibile qualunque azione educativa, che ha cura, che cerca l’uomo, che ridona speranza, come suoi figli non possiamo che rispondere con il coraggio dell’amore e con la fiducia che le nostre fatiche non andranno mai disperse.
La Gaudium et Spes ci ammonisce invitando tutti a calare la propria fede nel cuore del mondo, là dove regna la sofferenza: “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore …”.
Essere fino in fondo coppia, significa anche essere con gli altri e imparare a giocare la propria esistenza personale e coniugale per gli altri.