1° gennaio 2020, giornata della pace. Buon anno, tanti auguri. «Ti benedica il Signore e ti protegga. Faccia splendere su di te il suo volto e ti benedica!». La singolare benedizione biblica è assunta dalla Liturgia come speciale augurio, ed inonda di luce e di pace l’orizzonte del tempo che si apre col nuovo anno sotto lo sguardo di Maria Madre di Dio. Da lei, infatti, nella pienezza del tempo è nato Cristo, dal quale abbiamo ricevuto l’adozione a figli e la capacità di chiamare Dio col dolce nome di “Abba”, papà. La pace che oggi celebriamo è Gesù e nello stesso tempo è un cammino di speranza, dialogo, riconciliazione e conversione ecologica. Come una casa deve fondarsi su quattro pilastri: la verità, la giustizia, l’amore e la libertà (S. Giovanni XXIII). Maria, Giuseppe e il Bambino nella mangiatoia destano stupore, gioia; dai pastori e da quanti hanno ascoltato il loro annunzio prorompe la lode a Dio. All’ottavo giorno dalla nascita il Bambino viene chiamato Gesù; nel suo nome è contenuta la sua identità e missione, la salvezza voluta da Dio per l’uomo di ogni tempo. P. Angelo Sardone