La semina del mattino
25. «Mi prostrerò con timore nel tuo santo tempio» (Sal 5,8).
Il tempio sacro è “casa di Dio e porta del cielo” (Gen 28,17) come recita l’adagio biblico della visione della scala di Giacobbe poggiata sulla terra con la cima al cielo. Indica il santo edificio, porta che apre al cammino verso l’alto. Nel Vecchio Testamento era il luogo dei sacrifici e della preghiera. La presenza di Dio era significata dall’Arca dell’alleanza che conteneva le Tavole della Legge, la manna e la verga di Aronne. L’antica prefigurazione diviene realtà nella Chiesa, la casa di Dio in cui abita lo Spirito Santo. Qui si trova e si incontra Gesù Cristo, pietra angolare del tempio vivente del Padre, eretto sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti. Il tempio o la “chiesa” è il riferimento cultuale di un quartiere, di un paese, l’anima spirituale di una comunità. È la casa tra le altre case dove si incontra Dio, si adora l’Eucaristia, si celebra il culto divino e la sacra Liturgia, si cresce nell’itinerario di fede con la preghiera e i sacramenti, sotto la guida dello Spirito Santo, la protezione di Maria, l’intercessione dei Santi. Preghiera ed adorazione fanno realizzare un contatto profondo e purificatore, nonostante il limite umano dei sensi ed il naturale timore che deriva dalla relazione personale con Dio che vede, guida e sorregge. Gesù è il vero tempio: altare, vittima e sacerdote. Noi siamo popolo di Dio, pietre vive di questo edificio che è la Chiesa, una, santa, cattolica ed apostolica. Rimaniamo sempre uniti a Cristo perchè dove c’è Cristo c’è la Chiesa!. P. Angelo Sardone