*29ª domenica del Tempo Ordinario*. Il Signore chiama per nome il re pagano Ciro anche se non Lo conosce e lo rende pronto all’azione: dimostra così al mondo intero che non c’è altro Dio fuori di Lui. A Dio pertanto va dato ciò che è suo, come a Cesare va regolarmente pagato il tributo. Non c’è commistione di responsabilità, di diritti e di onori: a ciascuno va dato il suo! L’insegnamento di Gesù, a proposito, è risposta precisa al subdolo modo dei farisei di volerlo trarre in inganno. Operosità di fede, fatica di carità, fermezza di speranza, sono elementi costitutivi ed apparato fondamentale dell’identità di coloro che sono stati amati, chiamati e scelti da Dio per mezzo della Parola e dell’azione dello Spirito. La risposta dell’uomo deve esprimersi con una profonda convinzione. _P. Angelo Sardone_