Sintesi liturgica
2ª Domenica del Tempo Ordinario.
L’amore non tace e non si riposa. La terra di Dio, il popolo di Dio non più abbandonato, a mo’ di una fidanzata è un diadema nelle sue mani e fa gioire il Signore che in lui trova la sua delizia. Al banchetto di nozze a Cana, Gesù rivela il primo tratto della sua gloria e stimola la fede dei discepoli. Maria, sua madre, strappa da Lui l’intervento risolutorio all’assenza del vino sulla tavola: le anfore piene di acqua si ritrovano ricolme di vino prelibato. La meraviglia degli astanti e degli invitati è grande: il prodigio è un segno! Lo Spirito del Signore, unico, è il depositario e l’elargitore generoso di molteplici doni e carismi per la comune utilità: la sapienza, la conoscenza, la fede, le guarigioni, i miracoli, la profezia, il discernimento, le lingue e la loro interpretazione. Tutto questo genera gioia e gratitudine. P. Angelo Sardone