Sintesi liturgica
3ª domenica di Quaresima.
Il mistero di Dio è inavvicinabile ed incomprensibile. Bisogna scalzarsi, fermarsi, ascoltare. Mosè riceve da Dio nel roveto la sua prima indicazione relativa alla missione da compiere, vista la sofferenza del suo popolo. Compirà tutto nel suo Nome. La triste sorte toccata ai Galilei col crollo della torre di Siloe non esime da colpevolezza analoga gli abitanti di Gerusalemme. La pazienza di Dio verso gli alberi umani sterili di vita ha un limite, ma accoglie il suggerimento. Lo spazio di anno può far cambiare radicalmente le cose, a patto che vi sia conversione vera. Si cammina nel deserto sotto la nube e nel mare: si mangia e si beve cibo e bevanda spirituale per procedere e non essere annientati. Chi sta in piedi, deve guardarsi bene dal cadere. P. Angelo Sardone