*5ª domenica di Pasqua.*
L’inizio del ministero apostolico di Paolo è segnato da una vistosa diffidenza dovuta al suo passato di persecutore. Barnaba fa da intermediario ed intelligente gregario: lo porta con se e gli apre la porta per il suo futuro e luminoso servizio, mentre l’intera Palestina è in pace col conforto dello Spirito e la crescita numerica dei cristiani. Il Padre celeste è l’agricoltore che cura e pota la vite: si porta molto frutto quando si rimane legati a Cristo come i tralci alla vite. Chi non rimane legato non può far nulla, anzi è gettato via e bruciato. Il legame a Gesù e l’accoglienza delle sue parole rende efficace qualunque richiesta. L’amore vero non si esprime e non si nutre di parole ma di fatti e verità. Dio è più grande del nostro cuore. La piena fiducia in Lui, l’amore vicendevole e l’osservanza dei comandamenti garantisce che il dono richiesto al Signore è ottenuto. _P. Angelo Sardone_