La semina del mattino
1392. «Quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!» (At 11,2).
A seguito della conversione del centurione Cornelio e della sua famiglia, sancita col Battesimo amministrato da Pietro a Cesarea, sede del Procuratore romano, si aprono le porte perché l’annunzio sia dato ai pagani. La lieta notizia giunge subito a Gerusalemme dove risiedevano gli Apostoli ed anche alle altre comunità della Giudea. Quando però giunge Pietro, i Giudei convertiti, di stretta osservanza, gli sollevano obiezioni e gli fanno addirittura rimproveri. L’oggetto della disapprovazione è il fatto che lui, Apostolo, non solo è entrato in casa di pagani ma che si è seduto a mensa con loro, cosa assolutamente proibita ai Giudei. Sottintesa, comunque è anche l’obiezione e la contestazione del Battesimo conferito a non circoncisi. La questione è di forma, ma il problema è di sostanza. Pietro è quindi costretto non tanto a discolparsi con un’interessante apologia storico-teologica, quanto ad affermare la piega diversa e nuova che lo Spirito Santo sta dando nella diffusione del Vangelo tra i pagani, come avverrà di seguito col coinvolgimento di vita e di azione di Saulo-Paolo che prenderà il sopravvento nel racconto posteriore fino alla fine del Libro degli Atti degli Apostoli. Le scelte spirituali ed innovative nella Chiesa le decide lo Spirito. Le visuali umane, anche quelle più accreditate e frutto di impegno e radicalismo religioso, devono cedere il passo alla ventata di novità di energia e potenza della terza Persona della SS.ma Trinità che è l’artefice e la guida della Chiesa, oggi e sempre. P. Angelo Sardone