Giovedì santo.
La missione del Figlio di Dio, l’unto del Signore, evocata dal profeta Isaia è da Cristo stesso delineata ed applicata a sé nella sinagoga di Nazaret: portare l’annuncio ai poveri, proclamare la liberazione ai prigionieri, donare la vista ai ciechi e la libertà agli oppressi. Nel cenacolo di Gerusalemme nel corso della celebrazione della sua Pasqua, Gesù lava i piedi agli Apostoli, istituisce l’Eucaristia, dona il comandamento nuovo dell’amore vicendevole. Il rito si innesta in quello arcaico della pasqua ebraica: ora però l’agnello immolato è Cristo stesso, senza difetto alcuno; nel suo sangue versato sancisce la nuova ed eterna alleanza. Il mistero dell’Eucaristia esaltato nel giovedì santo, è il memoriale della vera Pasqua del Signore, che si perpetua nella celebrazione della S. Messa per opera del sacerdote inseparabilmente unito ad essa e con essa frutto del parto gemellare del Cuore di Cristo. Oggi è il giorno natale dell’Eucaristia e del Sacerdozio. P. Angelo Sardone