Iª di Quaresima. Dio crea l’uomo con la polvere del suolo, gli immette l’alito di vita e lo colloca nel giardino dell’Eden tra la prosperità degli alberi e dei frutti. Questa opera “molto buona” è sconvolta dal peccato originale. L’astuzia del demonio trae in inganno Eva e suo marito Adamo da lei coinvolto. La prima conoscenza che ne consegue è la loro nudità. In questa maniera il peccato è entrato nel mondo e con esso la condanna e la morte. Al peccato si oppone la grazia concessa molto di più in Cristo e da Lui riversata in abbondanza su tutti, per dare a ciascuno la vita: da peccatori diventiamo giusti. Gesù condotto dallo Spirito nel deserto, digiuna 40 giorni: le tentazioni subite ad opera del diavolo, sono tre tentativi di seduzione. Gesù resiste e le confuta con fermezza servendosi della Sacra Scrittura: alla fame materiale si oppone la fame di Dio saziata dalla Parola che esce dalla bocca di Dio; non si può mettere alla prova Dio con meschini sotterfugi, ma si accoglie da Lui la sua volontà; la vera adorazione ed il vero culto si devono solo a Dio. Gesù che ha vinto le insidie del tentatore ci insegni a dominare le giornaliere seduzioni e rendere inefficace il fermento del peccato. P. Angelo Sardone