Sintesi liturgica.
IIIª domenica del tempo ordinario, o della Parola di Dio.
Dopo aver opposto resistenza a Dio, finalmente Giona si arrese alla Sua Parola ed andò a Nìnive, la grande città per annunciare quanto il Signore gli aveva detto. Bastò poco tempo perchè il popolo si ravvedesse, bandisse un digiuno, si vestisse di sacco e si convertisse dalla condotta malvagia. La conversione e l’accoglienza del Vangelo sono l’incipit della predicazione di Gesù. I primi a comprenderlo ed a seguirLo sono due coppie di fratelli, pescatori del Mare di Galilea, Simone ed Andrea, Giacomo e Giovanni: chiamati da Gesù, lasciano subito ogni cosa e Lo seguono diventando pescatori di uomini. La logica del Vangelo è quella «del come se», determinata dalla brevità del tempo e nei diversi campi della vita sociale: familiare (moglie e marito), emotivo (piangere e gioire), economico (comprare e possedere), utilitaristico (usare dei beni temporali). Il mondo passa, la Parola di Dio non passa mai! Questa domenica, per volere di Papa Francesco con il Motu proprio «Aperuit illis», è dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio. P. Angelo Sardone