Il Signore chiama e per ciascuno riserva un dono d’amore. All’aurora, quando spalanca la finestra del cielo, Egli vede ogni cosa ed invita l’uomo a dissetarsi al torrente delle sue delizie: comanda al sole di illuminare e riscaldare, alla pioggia di dissetare e lavare, alla terra di produrre ed alimentare, agli animali di essere fecondi e moltiplicarsi, alla mente ed al cuore dell’uomo di amare e cercare innanzitutto il suo Regno perchè tutto il resto gli sarà dato in più. Ciascun giorno ha il suo affanno! Ogni uomo ha la sua preoccupazione e la sua ansia: la vita, la salute, la famiglia, il lavoro, la realizzazione, la malattia e la sofferenza, il domani, la morte. Cristo insegna un criterio per affrontare ciascun giorno ed ogni affanno, per non farsi schiacciare dal peso inesorabile degli eventi: la fiducia nella Provvidenza di Dio e l’abbandono al suo amore. Così l’uomo sperimenta che la sua preoccupazione è lenita, la sua impotenza diviene forza, la sua solitudine è riempita di Dio e da Dio. Il particolare momento della storia che stiamo vivendo segnato dall’imponderabile vicenda del contagio virale evidenzia che sono saltati i ritmi della sicurezza nell’impostazione della vita, i rischi sono reali e le difese sono affidate alla responsabilità singola e comunitaria. Occorre guardare avanti con fiducia e vivere con maggiore tenacia la pazienza, con più consapevolezza la fede, riconoscendo il limite e la vulnerabilità umana, affidandosi concretamente a Dio. Il suo intervento di salvezza è il più attuale ed il più efficace. In questo itinerario di vita e di fede, ci è accanto e ci aiuta Maria, Madonna della salute. P. Angelo Sardone