Sintesi liturgica.
IVª domenica di Quaresima, «Laetare».
A metà della Quaresima irrompe la gioia per la purificazione che si sta vivendo e la misericordia divina, evidenziati dal coloro rosaceo, il viola luminoso delle vesti liturgiche. Dio guarda al cuore e non all’apparenza esteriore ed alla statura fisica. Inviato a Betlemme per cercare ed ungere il consacrato del Signore, Samuele scarta ad uno ad uno i sette figli di Iesse e, per impulso divino, sceglie Davide, il più piccolo. Diventerà il più grande re di Israele. La gioia del cieco nato guarito da Gesù alla piscina di Siloe col fango inzuppato della sua saliva e posto sugli occhi, diviene graduale percorso di fede: «È un profeta!» ed adorazione: «Credo, Signore». Alle tenebre si contrappone la luce il cui frutto è ogni bontà, giustizia e verità. Le vergognose opere delle tenebre che non danno frutto devono essere condannate apertamente e sono rivelate dalla luce. Tutto ciò che si manifesta, quando è illuminato da Cristo, è luce. P. Angelo Sardone