Sintesi liturgica. Natale del Signore.
La salvezza di Dio risplende come lampada. Il popolo che camminava nelle tenebre vede la grande luce: è dato un Bambino, un Figlio sulle cui spalle pesa il potere ed il cui nome è Consigliere ammirabile, Principe della pace. Egli è il Salvatore d’Israele che torna a Sion e regna. In Lui è apparsa la grazia che porta la salvezza, riscatta da ogni iniquità e prepara un popolo che gli appartiene e sia erede della vita eterna. La Parola di Dio si è concretizzata in Gesù Cristo il Figlio di Dio, irradiazione della gloria del Padre, da Lui generato, che tutto sostiene con potenza. In questo è tutto il mistero del Natale. Maria che ha acconsentito all’annuncio dell’Angelo è divenuta madre. Giuseppe che ha ascoltato la voce dell’angelo si è fatto padre. Entrambi giunti a Betlemme di Giudea per il censimento ordinato da Cesare Augusto, riparano in una grotta, dove si compie il tempo e la giovane donna dà alla luce il Figlio e lo pone in una mangiatoia. Gli Angeli che cantano ed i pastori timorosi, sono i primi visitatori; contemplano l’evento, glorificano e lodano Dio per ciò che hanno visto ed udito: il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. P. Angelo Sardone