Sintesi liturgica.
Santo Natale 2023.
È arrivato il Salvatore: preceduto dalla ricompensa porta con sé il premio. È apparsa la bontà di Dio ed il suo amore per gli uomini; è giunta la salvezza e l’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo. I pastori si recano fino a Betlemme per vedere l’avvenimento conosciuto direttamente dal Signore: Maria, Giuseppe e il bambino nella mangiatoia. Pieni di gioia se ne tornano glorificando Dio e raccontano quanto visto: tutti sono stupiti. Maria conserva tutto nel cuore. Sono belli sui monti i piedi dei messaggeri di pace, di buone notizie, di salvezza. Il Signore torna in Sion: anche le rovine cantano di gioia dinanzi alla consolazione operata da Dio, giunta sino ai confini della terra. È il modo nuovo, attuale di Dio di parlare al suo popolo dopo i profeti: lo fa col suo stesso Figlio, da Lui generato, erede di tutte le cose, creatore e sostenitore del mondo, adorato da tutti gli angeli del cielo. La meravigliosa overture del Prologo di S. Giovanni delinea in forma altamente poetica e teologica il mistero del Natale di Gesù: verbo eterno di Dio, vita, luce, venuto nel mondo per illuminare ogni uomo, ma non riconosciuto ed accolto, fatto carne e abitatore di noi e in mezzo a noi. Per ricevere ogni grazia e per vedere Dio, bisogna attingere dalla sua pienezza e dalla sua rivelazione. P. Angelo Sardone