Sintesi liturgica. XXIª Domenica del Tempo Ordinario.
Il Signore raduna tutte le genti e tutte le lingue perché possano vedere la sua gloria e divenire sua offerta. I superstiti sono inviati a tutte le popolazioni ed alle isole lontane perché conoscano il Signore. Tra loro saranno prescelti alcuni come leviti, cioè sacerdoti. Sulla base di un’esplicita domanda Gesù affronta la questione della salvezza universale eludendo il numero di coloro che si salvano ed esortando invece tutti a sforzarsi per entrare nel regno attraverso la porta stretta. Diversamente il rischio è quello di trovarsi fuori senza essere riconosciuti perché operatori di ingiustizia. La mensa sarà riservata a coloro che provengono dai quattro punti cardinali, magari ultimi ma ora primi. Non va disprezzata né dimenticata la correzione del Signore che, come un padre, corregge il figlio che ama. Occorre camminare diritti con i propri piedi che non siano zoppicanti, ma guariti dalla grazia e fortificati da un serio impegno di vita. P. Angelo Sardone