Sintesi liturgica.
Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.
L’arca dell’alleanza nel tempio ed il segno grandioso nel cielo, la donna vestita di sole, incinta, con la luna sotto i piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle, si contrappongono all’enorme, mostruoso, superbo e potente drago rosso. Il bambino nato da Lei deve governare il mondo; essa fugge nel deserto, suo rifugio; una voce dall’alto conferma che salvezza, forza, regno di Dio e potenza di Cristo si sono compiuti. In Maria, benedetta e beata perché ha creduto, si è adempiuto ciò che il Signore aveva detto ai Padri. Recatasi in fretta nella città di Ain Karin da sua cugina Elisabetta, proclama il meraviglioso cantico pasquale del Magnificat che riassume umiltà dell’uomo, grandezza e misericordia di Dio, potenza nel disperdere superbi, rovesciare potenti, innalzare umili, provvedere gli affamati, depauperare i ricchi. In Cristo risorto dai morti, tutti ricevono la vita. Egli regna, riduce a nulla ogni cosa, si sbarazza dei nemici a partire dalla morte, riserva a Maria di Nazaret il posto di onore accanto a Lui nella gloria del Padre, col privilegio della sua Assunzione al cielo in anima e corpo. P. Angelo Sardone