*XIII domenica T.O.*
Dio ha creato la vita e gode per essa. Ha creato l’uomo a immagine della sua natura per l’immortalità. Ha creato le cose per la loro esistenza. La morte è giunta nel mondo per invidia del demonio e tutti sono sotto il suo dominio. L’emorroissa guarita dalle perdite di sangue dopo aver toccato il mantello di Gesù e la figlia di Giairo richiamata alla vita sono contestuali e si collocano su un medesimo itinerario di salvezza del Maestro. Entrambi hanno in comune la fede dei coprotagonisti e lo stupore di tutti, derivante dal miracolo. Le grandi sofferenze sono lenite dal ricorso fiducioso a chi è in grado di sospendere le leggi della natura ed orientare la malattia e la morte verso la guarigione e la vita. La generosità, sia materiale che spirituale, è parte integrante del cammino di fede, secondo l’insegnamento di Cristo che da ricco si è fatto povero per arricchirci. La condivisione mette insieme l’abbondanza e l’indigenza e crea l’uguaglianza. _P. Angelo Sardone_